La Pecora Nera APS

Mediazione Interculturale e Promozione Sociale

Un futuro Atelier Africano

Uno dei nostri tesserati lo chiameremo Adam.

T
 Una nostra volontaria, Lara, Adam e Valentina.

In Nigeria, Adam era un sarto.

 Adam al lavoro in Nigeria

Da giovane, ha iniziato ad avere una grave condizione alla gamba che lo porta ogni paio d’anni, più frequentemente se si sottopone a sforzi, a sviluppare delle ferite profonde sulla parte anteriore della gamba, provocando grandissimo dolore.

Questo gli ha procurato bullismo da parte dei suoi compaesani, ma anche il rifiuto del padre della sua fidanzata (con cui adesso si è riunito) di permettergli di sposare la figlia, in quanto lui veniva considerato disabile, e quindi assolutamente inutile come capofamiglia.

Una coppia abbracciata davanti a una macchina
 Adam con la fidanzata in Nigeria

Per questo, Adam ha scelto la strada più pericolosa e al contempo più speranzosa per cambiare la propria vita: è venuto in Italia.

Da allora, lavora sempre, tantissimo. Non sapendo come funzionassero le cose in Italia, non sapeva che la ditta che lo aveva assunto come apprendista ha fatto la furba e ha cambiato la propria denominazione all’interno dei rinnovi di contratto di Adam molte volte, evitando così di dover dare ad Adam un contratto a tempo indeterminato, che gli avrebbe concesso innumerevoli facilitazioni nella sua residenza in Italia.

Adam non si è mai lamentato.

Quando a Adam venivano queste piaghe terribili alle gambe, andava comunque a lavorare, in quanto se solo accennava di avere dolore e voler stare a casa, veniva nuovamente bullizzato dal proprio responsabile e minacciato che avrebbe perso il lavoro se fosse stato a casa. Qualche collega gentile gli disse della possibilità di andare dal proprio medico e farsi dare dei giorni di malattia, ma Adam non osava farlo perché per lui, perdere il lavoro, significava potenzialmente essere rimandato in “patria”, quella patria che non avrebbe fatto altro che farlo diventare un vagabondo per strada.

Conoscendo noi per aiutare la propria fidanzata con i documenti, un giorno Adam mi chiamò disperato, dicendomi che aveva troppo dolore, che non voleva andare a lavorare… e poi mi mandò le foto delle sue piaghe, perché io non riuscivo a capire bene che cosa esattamente gli facesse male.

Da quel momento in poi, con Adam abbiamo una collaborazione che è diventata amicizia: lui vuole assolutamente fare da solo, e così fa, ma noi gli facciamo da guida.

Noi siamo stati testimoni del trattamento di Adam da parte di alcuni italiani: talvolta il trattamento, grazie al cielo, è cortese, gentile, dolce. Ma troppo spesso, Adam è ancora vittima di bullismo, di prepotenza, di scortesia, di rabbia inspiegata e inspiegabile.

Grazie alla sua forza di volontà, Adam ora ha trovato un lavoro dove lo trattano bene. Non è ideale in quanto deve comunque stare in piedi e fare molti sforzi, ma quando non ha le piaghe, Adam come potete vedere è grande e grosso, non ha paura di fare sforzi!

Ma l’ideale per lui, come dice anche la sua nuova, gentile (finalmente) dottoressa, sarebbe un lavoro da seduto.

Quindi, quale lavoro migliore di quello che lui sa già fare, e cioè quello del sarto?

Adam ha già messo via un poco di soldi per la macchina da cucire, di tipo professionale, una TREASURE A3, che gli servirebbe.

Macchina Treasure – Pastori

Un po’ di quei soldi li ha spesi per l’anello per la fidanzata, in quanto non appena potranno, vogliono finalmente potersi sposare.

Il resto, se riuscissimo a racimolarlo, sarebbe per lui, per la sua macchina da cucire che potrebbe usare anche lei, che sapeva fare le decorazioni per vestiti da cerimonia

Una donna con una bambina con abito tradizonale nigeriano
 La fidanzata di Adam con una bimba che indossa un vestito decorato da lei.

e potrebbero riprendere il lavoro che facevano “a casa loro” in questa nuova casa, che loro amano più di tutto, per cui sono grati, tutti i giorni: l’Italia.

Contattateci se volete/potete aiutare Adam nello specifico, oppure se volete sostenete La Pecora Nera APS per permetterci di continuare a offrire questo genere di sostegno continuo.

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